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20 febbraio 2021: un anno dopo l’inizio della pandemia da coronavirus

Covid un anno dopo.

Lo ricordo come se fosse ieri.

21/2/2020, intorno alle ore 21.00 veniva annunciato ufficialmente che il Coronavirus era in Italia.

Matteo, 38 anni sportivo è il paziente 1 di Codogno (Lodi) e da lì partiva la ricerca incessante del paziente zero.

Ho un appunto sul calendario dell’iPhone.

Da quel momento, tutto cambierà.

Si iniziano a sentire parole nuove: Smart working, lavoro agile, lavoro da casa, zona rossa, coprifuoco, mascherina.

La prima zona rossa d’Italia è Codogno, in provincia di Lodi, Lombardia, che all’improvviso diventa una località famosissima in Italia e nel mondo.

Ricordo che alcune aziende hanno dato subito disposizioni per lavorare da casa. Giorgio Armani ad esempio, ha organizzato le sfilate a porte chiuse e invitato i dipendenti a stare a casa, con strumenti di lavoro adeguati.

Eh si, era pure la settimana della moda quella.

Io ricordo che il lunedì successivo il 24 febbraio, andavo al lavoro con passante e metro, che erano già mezzi vuoti. Con l’ansia, perché il passante arrivava da Lodi.

E ricordo che c’era chi sosteneva trattarsi di influenza già da qualche giorno prima.

I locali cinesi erano vuoti: a Milano almeno, dove vivo, partii subito una campagna a sostegno delle comunità cinesi con “La notte delle bacchette”, con la data del 20 febbraio (2020), data non a caso, è la Giornata Mondiale della Giustizia Sociale.

Una serata per dare un “colpo di bacchetta” alla diffidenza, alla discriminazione, alle paure. L’iniziativa solidale dei ristoratori a favore della Cina.

Ricordo quei giorni surreali, la città già semideserta.

Io lavoravo nel turismo (ora in cassa integrazione, poi non so che succederà) e i paesi iniziavano a chiudere i confini all’Italia.

Ogni giorno ricevevo mail con comunicazioni simili: i paesi esteri cancellavano le pratiche dei clienti italiani.

A dirla tutta, arrivano anche mail belle a sostegno dell’Italia.

L’impatto è stato subito forte è diverso da tutto quello che avevamo vissuto fino a quel momento.

Anche nell’azienda dove lavoravo c’erano continue discussioni tra la Proprietà è la Direzione : organizzare subito il lavoro da casa, ma no ora passa. E intanto la paura di prendere i mezzi pubblici.

Iniziavamo a conoscere Giuseppe Conte che appariva in tv e proclamava la zona rossa in tutta Italia, Italia protetta.

La grande fuga al sud, le stazioni prese d’assalto, quel weekend del 7-8 marzo 2020.

Una collega mi ha regalato una mascherina con filtro che ho usato per una visita in ospedale il 9 marzo 2020: le mascherine erano introvabili e i medici mi hanno invidiato la mascherina in quel momento. Da non credere.

11 marzo 2020, verso le 18.00-19.00 viene proclamata la “pandemia”. Cosa significa? Cosa succede? E ora ?

Ricordo che ero ancora in ufficio, le notizie confuse, da quel giorno ufficialmente mi autorizzarono a lavorare da casa.

Eravamo già in cassa straordinaria, con orario dimezzato da lì a qualche giorno.

Io ho smesso di lavorare a orario ridotto dopo l’estate 2020, attualmente sono ancora in cassa cig in attesa della ripresa del mercato, se ci sarà, e di nuove disposizioni governative.

Cosa è successo in questi mesi così confusi?

Non so bene, ma un anno è passato e tutti noi siamo cambiati.

Sembrava in meglio all’inizio, con senso di vicinanza e solidarietà, dal cantare dai balconi, al “ce la faremo” liberatorio, agli arcobaleni disegnati dai bambini con la scritta “andrà tutto bene”.

Da marzo 2020 in poi, il virus si espande in tutto il mondo, gli aerei si fermano, gli hotel chiudono, le città e le attività vengono sospese e messe in stand-by.

Il 27 dicembre 2020 il premier Conte annuncia il vaccino in Italia, con le prime dosi in arrivo e il miracolo compiuto dalla scienza.

E qui si apre un altro capitolo, tra i no vax e chi invece desidera il vaccino subito per tornare a una simil normalità.

Il 21 febbraio 2021, siamo ancora in lockdown parziali, con regioni colorate con relative chiusure di attività totali (palestre, cinema, teatro) o parziali (bar, ristoranti), coprifuoco dalle 22 alle 05.00.

Alcuni tour operator iniziano a creare corridoi turistici alle Canarie, isole Covid free.

I vaccini sono tremendamente in ritardo e si parla di terza ondata con le varianti (inglese e sudafricana).

Nel mentre, il Derby Milan – Inter il 21/2/2020, con lo stadio chiuso e 12.000 tifosi fuori con cori e assembramenti fuorilegge.

Si sperava un libero tutti a partire dalla primavera 2021, non sarà così ma manca poco, ci dicono, per essere liberi, con l’immunità del vaccino.

Redazione

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