Milano, Expo 2015: consigli pratici, come arrivare, cosa vedere
La mia esperienza in Expo
Il 4 giugno (2015), ospite dell’Ente del Turismo delle Fiandre, ho visitato per la prima volta la Fiera Internazionale Expo.
L’occasione è stata veramente ghiotta, perché di Expo se ne parla, si vive, piace e si è detto tutto e il contrario di tutto.
COME ARRIVARE A EXPO 2015
Gli ingressi agevolati senza prenotare il parcheggio sono la stazione FS di Rho a 300 metri, l’Ospedale Sacco che consente di raggiungere a piedi la Fiera e la metropolitana linea rossa e passante ferroviario, fermata RHO PERO.
Per gli altri parcheggi, è necessario prenotare: non avendo fatto prenotazione prima, non abbiamo trovato posto a Cascina Merlata.
Noi abbiamo parcheggiato verso la zona di Roserio, abbiamo camminato per circa un chilometro per arrivare all’ingresso.
Una volta arrivati agli ingressi, il controllo è con i metal detector per cui si consiglia di togliere tutto ciò che potrebbe far suonare l’allarme: chiavi, cinture. tutto ciò che è metallico, i soliti consigli di chi viaggia insomma..
COSA VEDERE
In un giorno non si riesce a visitare sicuramente l’Expo.
Ci sono circa 150 padiglioni, io ne sono riuscita a visitare una quindicina e ne ho vissuto uno decisamente da Vip, quello appunto dell’Ente del Turismo delle Fiandre (leggi di piu qui).
Entrando da Roserio, i primi padiglioni che si incontrano sono quelli della zona africana.
Il Padiglione della Mauritania ti accoglie con un cammello e un piccolo presepe esterno.
Mali ha il suo padiglione e dentro ti accoglie un albero riprodotto e oggetti tipici africani come i bonghi di tutte le misure.
Le Maldive, piccolino ma suggestivo: ambientazione nera, con monitor luminosi che trasmettono filmati della destinazione sia sul soffitto che sulle pareti.
L’Egitto ha effetti in 3D molto suggestivi, con una ballerina di danza del ventre che ti appare sulla parete e che sembra li con te nel padiglione.
Suggestivi anche i dipinti alle pareti che raffigurano un vero e proprio banchetto nel deserto. Molto d’effetto, non lo descrivo se volete vederlo, ad accogliervi all’esterno un gatto e l’immancabile Sfinge.
L’ALBERO DELLA VITA
L’Albero della Vita, all’interno di Expo 2015, è il simbolo del Padiglione Italia.
L’albero alto 37 metri è costituito di acciaio e legno, ed è situato al centro della Lake Arena.
Maestoso, con musica di Jovanotti di sottofondo, fontane e luogo di ritrovo di centinaia di visitatori: di giorno è luminoso ma non illuminato.
Dietro l’albero della Vita si scorge il Padiglione Italia: suggestivo, sembra fatto a mano, all’uncinetto.
Per la lunga coda non sono riuscita a visitarlo, riservandomi di tornarci sicuramente un’altra volta.
Consiglio di mettersi in coda al cambio, tra le 18.00 e le 19.00, altrimenti la coda è abbastanza lunga, anche di due o tre ore.
Intorno all’albero della Vita ci sono chioschi e stand per dissertarsi, mangiare granite e gelati.
Non perdetevi il gelato veramente artigianale che trovate proprio li vicino.
IL DECUMANO
L’albero della vita ti porta al Decumano, il viale principale.
Il viale principale riporta ambientazioni di barche, mulini, trulli, con pesce formaggio, olio pane. Vale solo quello lo spettacolo.
Il Decumano ti apre la vista dei numerosi stand di tutto il mondo.
Maestosi gli stand. Davvero uno spettacolo per gli occhi e per lo spirito. Ce n’è per tutti i gusti.
La scelta degli stand è a gusto personale, ma ce ne sono alcuni che non bisogna perdere: tra gli altri, Italia, Germania, Austria, Marocco, Giappone, Padiglione Zero e supermercato del futuro tanto per citarne alcuni.
Ad ogni ora piena c’è lo spettacolo dell’Albero della Vita.
Per scelta, ci siamo orientati sui padiglioni mediorientali come prima visita.
PADIGLIONI MEDIORIENTALI
Veramente bello il padiglione dell’Iran. Non te lo aspetti, entri in un’area verde e anche qui ti accolgono led e monitori luminosi, pavimento che ricrea il mare con i pesciolini che nuotano.
L’Iran è il primo produttore di pistacchi del mondo e copre circa il 50% della produzione mondiale. Piccola area ristoro con le bariste con velo che ti offrono the e bibite varie.
La Svizzera, punta sul senso di responsabilità: purtroppo non siamo riuisciti a vedere lo spettacolo della Torre perchè i posti erano esauriti già alle 14.00.
Il padiglione America è suggestivo ma mi ha lasciato poco come messaggio.
Carino il percorso obbligato creato dal Messico: curiosità ti accoglie una hostess russa ….. ma come non siamo in Messico?
Poi una ragazza messicana ti porta a vedere un filmato sulla destinazione per conoscere in pochi minuti il paese.
Il Venezuela è molto minimal, ti accoglie una cabina luminosa dentro un’area buia senza alcuna spiegazione.
La Russia ti accoglie con uno specchio che riflette tutto e ti fa vedere tutto capovolto.
L’Oman è spettacolare. ti accoglie una vera e propria oasi fuori e dentro. la coda ne vale la pena, anche se minima di solito.
Maestono, punta a far conoscere le ricchezze del paese. La pesca, i datteri e la produzione di miele in un ambiente rilassante pieno di profumi e sapori, con i rumori delle fontane di sottofondo.
Il Qatar è un mondo dentro l’Expo: maestoso, grande. Scoprite come vivono non avendo materie agricole di loro produzione, fatevi offrire un caffe con chiodi di garofano.
Dentro il padiglione la riproduzione dell’albero della vita luminoso, fuori negozietti davvero carini con le loro spezie, la cucina, la panetteria con cucina in pietra, fatevi spiegare come costruiscono i cesti in vimini.
Il Padiglione della Repubblica Ceca ha al suo interno una piscina con sdraio… con questo caldo fa gola a tanti.
Bielorussia ti accoglie con una ruota panoramica, il Brasile con una rete per grandi e bambini.
Nepal, suggestivo, non ultimato nella data in cui l’ho visitato per il recente terremoto che ha distrutto tutto.Suggestivo, tutto in legno intagliato. Silenzioso.
Infine il Belgio, dove eravamo ospiti e dove abbiamo imparato a conoscere la birra e le patatine fritte belga e ovviamente il cioccolato.
Una giornata davvero bella, costruttiva e interessante.
CONSIGLI UTILI
Non date retta a chi dice che è tutto caro. Si mangia con poco se volete, c’è l’imbarazzo della scelta tra i chioschi, i localini e direttamente nei vari stand.
L’acqua. Portatevi la bottiglietta e ricariCAtela quando volete. Sia naturale che frizzante. La casa dell’Acqua è di solito vicino al Decumano e ce ne sono diverse.
Qualche difetto però c’è stato. la navetta gira per Expo, ma per tornare alla macchina ci siamo dovuti fare una bella passeggiata di oltre un km e mezzo.
Ci sono anche aree per ricaricare il cellulare, ma i cavi sono distrutti quindi nessuna possibilità di ricaricare il cellulare per chi come me ha fatto decine di foto per immortalare immagini che resteranno indelebili nel mio ricordo.
Sicuramente, vale la pena tornare sia per una visita giornaliera intera che per chi come me ha la fortuna di abitare vicino anche con ingresso alle 19.00, tenendo conto che non tutti i padiglioni sono aperti ma sicuramente ci si può fermare a mangiare in qualche stand … senza svenarsi.
Buona Expo a tutti !
#travelfeliz