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Mini guida Sicilia: scopri cosa vedere a Agrigento e dintorni

Parti alla scoperta di Agrigento e Provincia

Agrigento è famosa nel mondo per la Valle dei Templi, ma il capoluogo di provincia siciliano, che sarà capitale italiana della cultura nel 2025, ha molti tesori da scoprire: scopri con noi cosa vedere ad Agrigento e dintorni, città che si è sviluppata  nell’entroterra occidentale a breve distanza dalla costa.

Dall’epoca normanna fino al 1927 Agrigento era denominata Girgenti. Nei secoli il nome Agrigento assunse diverse accezioni: i Greci la nominarono Akragas che significa “la terra alta”, i Romani la chiamarono Agrigentum, gli Arabi invece Kerkent, i Normanni la denominarono Girgenti. Dal 1927 il comune ha assunto l’attuale nome di Agrigento, per volere di Mussolini.

Il nostro consiglio è di visitarla in primavera quando il clima è gradevole, i mandorli sono in fiore e le zagare sbocciano.

Proprio in questa stagione e più esattamente in marzo, puoi abbinare la visita alla Sagra del Mandorlo in fiore quando musica, danza e cibi locali si uniscono alla maestria di gruppi folkloristici internazionali.

Sagra, Mandorlo, Fiore, Agrigento
Sagra del Mandorlo, Agrigento

VALLE DEI TEMPLI

Fuori dal centro abitato, Agrigento vanta il complesso archeologico più grande d’Europa e del Mediterraneo risalente al periodo ellenico, la Valle dei Templi (a pagamento), fra cui spicca il suggestivo Tempio della Concordia.

Proprio di fronte al Tempio della Concordia è posizionata la statua spezzata di Icaro che giace ai suoi piedi. La statua venne collocata, nel 2011, ad opera di Igor Mitoray, morto nel 2014, uno scultore polacco-francese.

Sicilia, Valle dei Tempi, Agrigento
Valle dei Tempi, Agrigento

Il tempio di Giunone si trova sullo sperone roccioso più elevato della collina dei Templi, presso l’estremità est.

Tempio di Giunione, Valle dei Templi
@ Valle dei Templi. Tempio di Giunione

Dalla cima della Rupe Atenea lo sguardo spazia su questo prezioso sito, patrimonio dell’Unesco dal 1997.

L’ex convento di San Nicola, facente parte del complesso, ospita il museo archeologico (a pagamento) con reperti del territorio agrigentino dalla preistoria all’epoca greco-romana.

Sempre nella Valle dei Templi, nel Giardino della Kolymbethra (a pagamento) si apprezzano ulivi, agrumeti e piante mediterranee nonché il tempio di Efesto ed ambienti sotterranei denominati ipogei.

Per questa visita, considera almeno 3 ore, per la distanza tra un tempio e l’altro. In estate, è possibile visitare il sito anche dopo l’orario del tramonto, nei fine settimana anche fino a mezzanotte, rendendo ancora più suggestivo l?ammirare i resti dei templi con le luci della sera.

Prenota qui la tua visita guidata alla Valle dei Templi, con una guida in italiano che ti porterà a “viaggiare” nel tempo tra i resti della Magna Grecia.

L’ingresso è gratuito ogni prima domenica del mese.

Come arrivare alla Valle dei Templi. La Valle dei Templi si trova a circa 2,8 km da Agrigento, ed è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici. Da Piazzale Rosselli prendi una delle tante linee di autobus (1 – 1/ – 2 – 3 – 3/) che fanno tappa nel sito archeologico.

Da non perdere, tra la Valle dei Templi e il centro il giardino botanico (a pagamento) con piante della macchia mediterranea ma anche caverne, ipogei e reperti fossili.

IL CENTRO DI AGRIGENTO

Sulla sommità occidentale della collina di Girgenti, il cuore cittadino concentra molte attrattive. Fondato dai normanni, ha unimpronta medievale, con intreccio di vicoli.

A pochi passi dalla stazione ferroviaria e dal santuario, il centro inizia da Porta di Ponte, lungo via Atenea, con palazzi storici e numerose attività commerciali: è la strada principale da cui si diramano anche caratteristici vicoli, scalinate e stradine fra cui segnalo l’artistica Via Neve.

Appena ad est del centro Viale della Vittoria, una bella strada alberata da cui si accede al Belvedere Arancio, offre un suggestivo punto panoramico per la Valle dei Templi e il mare. Questa arteria ospita, attività commerciali, caffetterie con tavolini all’aperto ed aree ombrose.

Consigliamo di visitare il santuario gotico di San Calogero, fra l’omonima piazzetta e Viale della Vittoria, con tre navate e la statua del Santo tanto caro agli agrigentini che lo festeggiano ogni anno dalla prima alla seconda domenica di luglio.

Mentre passeggi per la piazzetta dello Scrittore con la statua in bronzo dedicata ad Andrea Camilleri, puoi sederti al tavolino accanto allo scrittore e poi proseguire lungo Via Atenea verso la piazzetta Purgatorio con la chiesa barocca di San Lorenzo, ex edificio religioso ora sede di eventi culturali, che mantiene il fascino delle decorazioni in stucco, delle cappelle e delle statue.

Altre chiese presenti in centro meritevoli di una sosta sono la neoclassica San Pietro con affreschi nella volta a botte, dipinti e statue, il monastero gotico di Santo Spirito con dipinti fra le arcate della navata centrale, il presbiterio decorato e inserti dorati nonché la chiesa barocca di San Francesco con la statua del santo, il soffitto affrescato e un organo con quasi 200 canne.

Dedicata al patrono la Cattedrale di San Gerlando (a pagamento) in stile arabo-normanno, barocco e gotico, presenta l’abside in stucco dorato e il soffitto che alterna travi lignee e cassettoni. L’acustica del presbiterio consente di sentire voci e suoni, anche bassi, provenienti dall’ingresso dell’edificio.

Segnaliamo anche la chiesa di Santa Maria dei Greci con mattoni e soffitto ligneo, il cui pavimento a pannelli trasparenti rende visibile la cripta e i resti del tempio su cui è stata fondata. Via Atenea termina in Piazza Luigi Pirandello, con l’omonimo teatro, il municipio e la chiesa di San Domenico risalente al XVII secolo.

Concludi la visita al Belvedere Domenico Modugno dove è raffigurata la sagoma del cantante ma soprattutto dove ammirare un significativo panorama della Valle dei Templi e del litorale.

Cosa vedere nei dintorni di Agrigento

Escursioni a 10 – 45 minuti da Agrigento

Villaggio Mosè (frazione di Agrigento)

E’ una frazione di Agrigento, sorto negli anni 1930-1940 come villaggio operaio per le vicine miniere di zolfo della Ciavolotta.

Per meglio addentrarsi nell’atmosfera siciliana suggerisco la visita alla bottega di Marcello La Scala, abile artigiano che, sulle orme del padre, realizza ed espone nella sua casa-laboratorio splendidi carretti tipici.

Carretti Siciliani Villaggio Mosè Raffaele La Scala
@ Raffaele La Scala Siciliani – Villaggio Mosè

Ai giorni nostri, come avrebbe voluto Raffaele La Scala, la tradizione del carretto siciliano vive grazie al racconto che Marcello La Scala ne fa ai turisti e ai curiosi. Il figlio del mastro carradore ha allestito un museo permanente, dove ha ricostruito la carretteria siciliana

Museo dell’artigianato a Villaggio Mosè: Via Cavaleri Magazzeni, 38, 92100 Villaggio Mosè Agrigento

Realmonte

Sorta su una collina affacciata al mare, si apprezza nel suo centro la chiesa settecentesca di San Domenico, impreziosita da diverse opere d’arte.

Inoltre vanta l’incredibile Scala dei Turchi, scenografica roccia bianca a picco sul mare molto apprezzabile anche con tour in barca e la Cattedrale di Sale, magistralmente realizzata in un’antica miniera dove si ammirano il Cristo, la Sacra Famiglia, l’altare e le particolari pareti in salgemma.

Scala Dei Turchi, Sicilia, Mediterraneo

Il 4 dicembre si celebra una messa in onore di Santa Barbara protettrice dei minatori.

Palma di Montechiaro

Località collinare nota come la città del Gattopardo dove furono ambientate alcune vicende del romanzo; a tal proposito segnalo in centro il palazzo ducale appartenente agli antenati dell’autore Giuseppe Tomasi di Lampedusa che merita la visita per i soffitti lignei a cassettoni dorati.

Proseguendo in centro la chiesa madre barocca vanta affreschi nella navata centrale, due cappelle, dipinti e reliquie di santi. Nel seicentesco monastero benedettino le monache di clausura vendono ottimi biscotti chiamati ricci di mandorla.

Su un promontorio fuori dal centro il castello trecentesco consente un bellissimo panorama. A circa trenta minuti, la spiaggia della Riserva di Punta Bianca sfoggia un mare cristallino e una scenografica roccia bianca.

Licata

Porto peschereccio con ville in stile liberty.

In centro l’arteria denominata “strada degli ombrelli”, è caratterizzata da questi colorati oggetti sovrastanti la via, nonché dal Duomo rinascimentale-barocco con dipinti nella navata centrale e affreschi alle pareti.

Dal centro un sentiero porta al Castello Sant’Angelo, adagiato su un colle da cui si gode il panorama.

Il molo ospita uno dei fari più grandi d’Europa, alto 40 metri e attivo, la cui vetta panoramica si raggiunge tramite 170 gradini.

La spiaggia di Torre di San Nicola è una piccola baia a forma di mezzaluna ideale per snorkeling e immersioni.

Escursioni a 1h – 1h30 da Agrigento

Caltabellotta

Località collinare caratterizzata nel centro da antichi edifici in pietra sorti fra un dedalo di stradine in ciottolato.

Su una roccia la cattedrale in stile arabo-normanno e barocco presenta cinque cappelle e un crocifisso nell’altare.

Caltabellotta, Sicilia
Caltabellotta, Sicilia

Tramite una lunga scalinata si raggiunge il promontorio dell’eremo di San Pellegrino dove pare che il santo abbia dimorato in due grotte del complesso.

Dalla cattedrale, dall’eremo e a Rocca Ficuzza, raggiungibile con un trekking, si ammira un suggestivo panorama.

Sciacca

Città marinara e porto peschereccio noto per le acque termali sulfuree.

sciacca - agrigento
Sciacca, Agrigento

In centro spiccano alcune porte dell’antica cinta muraria, la casa-museo di Palazzo Scaglione con arredi dell’800 e primi ’900 nonché vari cimeli, e nel duomo normanno di Maria Santissima del Soccorso risalta la navata centrale riccamente affrescata.

A ferragosto si festeggia la Madonna del Soccorso, patrona di Sciacca.

La Scala a zig-zag, impreziosita da vivaci maioliche, create da artisti locali, collega la parte alta al porto.

La spiaggia di Capo San Marco attrae per la sabbia dorata, bassi fondali e un mare cristallino.

Sambuca di Sicilia

E’ uno dei borghi più belli di Italia, fu nominato Borgo dei Borghi nel 2016.

La cittadina di Sambuca di Sicilia è adagiata su una collina nei pressi del lago Arancio.

In centro, lungo l’arteria principale Corso Umberto I, si trovano vari palazzi, la chiesa barocca di Santa Caterina e quella del Carmine risalente al ‘500.

Prosegui la visita alla quattrocentesca chiesa madre con notevoli decorazioni e il settecentesco palazzo Panitteri, sede di un museo archeologico.

Fuori dal centro il terrazzo Belvedere è uno spiazzo panoramico che spazia sulle colline circostanti.

La riserva di Monte Genuardo è una vasta area boschiva con massicci rocciosi, formazioni laviche, fauna e un’abbazia.

La Strada degli Scrittori

E’ un percorso di 32 km fra Porto Empedocle (AG) e Caltanissetta che ripercorre i luoghi legati a famosi scrittori del territorio come Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e Andrea Camilleri.

La strada degli scrittori | Anas S.p.A.
@ Anas S.p.A.- La strada degli scrittori

E’ possibile visitare le loro dimore ad Agrigento, Racalmuto e Porto Empedocle.

Da metà maggio a inizio luglio si svolge il Festival della Strada degli Scrittori in cui ogni tappa celebra un letterato attraverso eventi, ad esempio mostre fotografiche, cene letterarie, spettacoli teatrali e degustazioni.

COSA MANGIARE AD AGRIGENTO

Le specialità del territorio agrigentino uniscono ricette della tradizione montana e costiera risentendo positivamente anche di influenze derivanti dalle tante dominazioni.

Con il latte di capra girgentana, tipica dell’agrigentino e riconoscibile dalle particolari corna a spirale, si produce il caprino di girgentana, dal sapore dolce e inizialmente delicato che si accentua con la stagionatura.

Cavatelli al Cartoccio: pasta ripassata in forno condita con cubetti di melanzana fritti, pomodoro, basilico e ricotta salata.

Tagano: solitamente preparato il sabato santo. Consiste in una torta salata realizzata con strati di pasta, ragù, uova sbattute, cipolla, formaggio e pasta, generalmente rigatoni. Il nome deriva dal tegame in terracotta con cui solitamente viene cucinato.

Minestra di Seppie: preparata principalmente in primavera ed estate utilizzando spaghetti spezzati o filini, piselli, patate, cipolle e peperoncino.

Coniglio in Agrodolce: spesso preparato per le grandi occasioni con l’aggiunta di olive, capperi, pomodoro, aceto e zucchero.

Sogliola alla Saccense: consiste nell’aromatizzare con agrumi una sogliola gratinata e cotta al forno.

Polpette di Sarde: insaporite con aglio, pinoli, uvetta, prezzemolo, alloro, pecorino grattugiato e salsa di pomodoro.

Cuddiruni: focaccia ripiena di patate, pomodoro e cipolle, ma sono possibili altre varianti.

Taralli: biscotti glassati al profumo di limone. Particolarmente caratteristici quelli di Racalmuto.

Cubaita: croccante con mandorle, miele e sesamo.

Pistacchio DOP di Raffadali.

COME ARRIVARE AD AGRIGENTO

In aereo. Agrigento è raggiungibile tramite voli per: l’aeroporto Falcone Borsellino di Palermo, l’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani o l’aeroporto Fontanarossa di Catania. Dagli aeroporti occorre spostarsi in autobus o in macchina ed occorrono circa due ore per arrivare ad Agrigento

In traghetto. Puoi arrivare in Sicilia, a Palermo in traghetto per poi raggiungere Agrigento e la Valle dei Templi in auto.

Palermo è collegata con i porti di Livorno, Cagliari, Napoli, Salerno. Il viaggio in traghetto è più lungo rispetto al viaggio in aereo, ma puoi rilassarti in cabina, prendere il sole, cenare al bar o ristorante. Inoltre, puoi portare la tua auto e anche il tuo animale domestico senza problemi.

Per te uno sconto speciale immediato in traghetto: ricordati di inserire la parola: TFSHU5A3 nell’apposito campo CODICE SCONTO!

Gli sconti sono validi per prenotazioni e partenze fino al 31/01/2024.

In treno. Agrigento è collegata a Palermo e Caltanissetta (da dove la linea si dirama per Catania-Siracusa, Messina e il continente). La Stazione Centrale si trova nel centro città.

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Redazione

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